Il centro di competenza spaziale dell’Italian Institute for the Future (IIF) ha celebrato ieri il suo primo anno di attività con un evento presso Città della Scienza di Napoli.Era nato il 14 luglio 2015 presso la Reggia di Caserta, suscitando grande interesse e partecipazione, con il duplice obiettivo di contribuire alla diffusione della cultura spaziale e stimolare nascita e crescita del settore privato dell’Astronautica Civile. La diffusione della cultura viene vista in modo innovativo al fine di far percepire sempre più al grande pubblico che lo spazio non è appannaggio esclusivo di pionieri o scienziati, ma è alla portata di tutti molto più di quanto non si creda. D’altra parte, l’accesso allo spazio e il suo utilizzo non possono basarsi sui fondi istituzionali delle agenzie spaziali che sono molto più esigui di quanto non si pensi, ma devono poter far conto su una moltitudine di attori, fattori ed elementi in grado di far sviluppare un settore merceologico ad alto contenuto tecnologico.
Il centro, così come l’IIF, non mira a prevedere il futuro né tanto meno a disegnarlo; ha invece l’obiettivo di immaginare futuri ingegneristicamente possibili. Con questo approccio, il presidente di IIF Roberto Paura ha illustrato nel corso dell’incontro l’antologia Segnali dal Futuro di recente pubblicazione, una raccolta di racconti di speculative fiction con associati saggi di approfondimento.
Il direttore generale del Center for Near Space (CNS) e vice-presidente di IIF, ing. Gennaro Russo, ha trattato del setup dell’organizzazione, dall’organigramma al regolamento, dal codice etico alle prospettive strategiche, puntando a diventare in tempi brevi un riferimento nazionale in tema di evoluzione spaziale. I progetti avviati in questo anno riguardano lo studio di un’infrastruttura spaziale di futura generazione denominata SpaceHub, e dell’accesso allo spazio “vicino” con sistemi alati (spazioplani) di piccole dimensioni che sono tecnologicamente e finanziariamente fattibili in tempi brevi e che consentono già di parlare di Turismo Spaziale 2.0. Parallelamente, il CNS ha firmato una serie di accordi con altre entità come la sezione napoletana di Euroavia, associazione europea degli studenti di ingegneria aerospaziale, il Consiglio Nazionale degli Ingegneri, il Project Management Institute Southern Italy Chapter, Amici di Città della Scienza, Trans-Tech srl, il Distretto Aero Spaziale della Sardegna e il Distretto Tecnologico Aerospaziale della Campania (in finalizzazione). Significativa è stata l’attenzione verso gli studenti delle scuole medie superiori a cui è dedicato il progetto EduSpace ed il contest Future Low Orbit Resort (FLOR2050).
L’architetto Massimo Pica Ciamarra, noto a livello internazionale per le sue realizzazioni, ha offerto la visione del CNS su una possibile architettura spaziale futura. Il progetto Orbital Architecture (OrbiTecture) sta consentendo lo sviluppo di un concept di hub spaziale (SpaceHub). Posizionata in orbita terrestre o in un punto lagrangiano geo-lunare come parte di un villaggio spaziale ben più complesso, SpaceHub integrerà le funzione di molo di attracco ovvero nodo di interscambio per viaggi dalla Terra verso altri pianeti e asteroidi e viceversa, di hangar di manutenzione e costruzione in orbita, di laboratorio scientifico e di resort per le circa 100 persone continuamente a bordo. L’architettura è del tutto diversa dall’attuale stazione spaziale internazionale e si basa su forme molto più naturali nello spazio, come sfere ed anelli. La rotazione sul proprio asse e la giusta dimensione degli anelli consente di avere nello stesso tempo ambienti a gravità lunare e ambienti a gravità marziana. SpaceHub è basato anche sul concetto di massima autonomia possibile in termini di produzione a bordo di cibo con la realizzazione di grosse serre con produzioni idroponiche e coltivazione di alghe. Questo progetto, ampiamente basato sull’impiego di fabbricazione additiva in orbita con stampanti 3D, sarà presentato ufficialmente al grande pubblico entro la fine dell’anno.
Ospite d’onore è stato il Dr. Pietro Schipani dell’INAF Osservatorio Astronomico di Capodimonte, componente del team partenopeo responsabile dell’esperimento DREAMS che sta attualmente viaggiando verso Marte a bordo della sonda europea ExoMars, e che metterà i suoi piedi metallici sul suolo marziano il prossimo 19 ottobre. Le problematiche astrofisiche del pianeta rosso, le caratteristiche ed i dettagli della missione ExoMars insieme alla seconda prevista per il 2020, e la centralina meteorologica di DREAMS hanno suscitato grande interesse nel pubblico e numerose domande. Al suggerimento di Pica Ciamarra di predisporre i visti per Marte si è sommato quello di dare uno sguardo alle previsioni meteo marziane prima di imbarcarsi verso il nuovo mondo!
Il Turismo Spaziale 2.0 ha visto la presentazione degli ultimi sviluppi del progetto HYPLANE, uno spazioplano da sei posti capace di raggiungere i 100 km di quota e velocità 4-5 volte superiori a quella del suono. Al salto fino a 100 km garantito dallo SpaceShipTwo di Virgin Galactic, HYPLANE contrappone la possibilità di effettuare durante uno stesso volo fino a tre salti offrendo una nuova e prolungata capacità di fare esperienze in microgravità, ma offre anche la possibilità di un trasporto intercontinentale veloce, percorrendo ad esempio la tratta Napoli-New York in meno di 2 ore e al costo non esorbitante di un biglietto di prima classe. Il progetto, ideato da Trans-Tech e Università degli Studi di Napoli Federico II, ha recentemente riscosso diverso consenso tanto che sia a livello nazionale che regionale il volo ipersonico suborbitale di un velivolo piccolo è stato inserito nelle proposte di nuove strategie. E sono stati lanciati alcuni progetti collaterali fondamentalmente di tipo Educational, condotti e realizzati da giovani ingegneri e studenti universitari.
Il progetto ultimo nato è JumpinFuture diretto dal professore Raffaele Savino del Dipartimento di Ingegneria Industriale dell’Università Federico II. L’iniziativa tende ad offrire opportunità a basso costo di “assaggiare” le condizioni di microgravità durante voli sportivi su aerei ultraleggeri che eseguono traiettorie paraboliche realizzando fino a 5 secondi di assenza di gravità. Grazie alla collaborazione fra l’Università di Napoli e l’Associazione sportiva Galassia, sono state effettuate già due campagne pilota; CNS organizzerà campagne di volo con una frequenza media mensile e il prossimo autunno, in occasione del Leadership Workshop di Euroavia (21-30 nov 2016), organizzerà una campagna europea con giovani provenienti da diversi paesi.
L’evento di è concluso con la presentazione e la premiazione dei partecipanti al concorso FLOR2050, associato al tema Extra Terrestrial Architecture Solution del contest Scintille del Consiglio Nazionale degli Ingegneri. Al Team Echelon di studenti dell’Istituto Tecnico Industriale “A. Righi” è andata la targa di primo classificato con il progetto di Pontile Gravitazionale, una terrazza magnetica per stazioni spaziali per potersi affacciare nello spazio. Al Team Sfogliatella to Mars di studenti di ingegneria della Federico II è andata la targa di secondo classificato con il progetto Spider Robot Suit Explorer, una sorta di esoscheletro da indossare per muoversi più facilmente sulla superficie di Marte.
Il cambio di paradigma di fatto già imposto dal CNS è basato sul “fare con quello che si ha”, in contrapposizione con il “non fare perché non ci sono risorse”. Il tutto coinvolgendo quanti più giovani è possibile; sono loro i veri artefici del futuro!
Presentazione introduttiva di Gennaro Russo
Presentazione di Roberto Paura
Presentazione di Massimo Pica Ciamarra
Presentazione NearSpaceExplo di Gennaro Russo
Presentazione NearSpaceExplo di Dario Pisanti
Presentazione NearSpaceExplo di Luigi Abete
Presentazione di Paolo Schipani
Presentazione di Raffaele Savino
Presentazione di Vincenzo Torre
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