• 31 Gennaio 2019

Al via “T.A.K.E. PART”: 100 giovani da Napoli e Tirana per lavorare sulla democrazia digitale

Al via “T.A.K.E. PART”: 100 giovani da Napoli e Tirana per lavorare sulla democrazia digitale

Al via “T.A.K.E. PART”: 100 giovani da Napoli e Tirana per lavorare sulla democrazia digitale 1024 430 IIF

Si apre martedì 11 giugno a Napoli il primo dei due seminari transnazionali del progetto T.A.K.E. PART, acronimo di “Transnational Activities for Key digital skill in Engagement and youth PARTiticipation”, finanziato nell’ambito del programma Erasmus+ per il sostegno alla riforma delle politiche. Organizzato dall’Italian Institute for the Future in partenariato con lo European Movement Albania, il progetto coinvolge 100 giovani dai 19 ai 30 anni, metà italiani e metà albanesi, per discutere e avanzare proposte pratiche per l’implementazione di strumenti di democrazia digitale in Europa al fine di favorire il coinvolgimento attivo delle giovani generazioni nei processi decisionali.

“In Europa assistiamo da un lato all’utilizzo pervasivo di strumenti digitali nella vita quotidiana, con cui di fatto sono state virtualizzate buona parte delle nostre attività e delle interazioni con enti pubblici e privati; dall’altro, a una crescente distanza tra le giovani generazioni, ossia i principali fruitori di questi strumenti, e i decisori politici, che sembrano parlare linguaggi differenti”, spiega Roberto Paura, presidente dell’Italian Institute for the Future. “Concetti come democrazia digitale e democrazia partecipativa oggi sono di estrema attualità, ma concretamente cosa si è fatto finora e quanto si può fare per migliorare la partecipazione attiva dei giovani ai processi deliberativi, dalla scala locale – il quartiere, la città – a quella europea? Lo scopo del nostro progetto è quello di chiedere ai ragazzi partecipanti di rispondere a queste domande. Siamo in una fase critica del processo d’integrazione europea: o si troveranno modi nuovi per colmare il divario tra cittadini e policy-makers, o si rischia di rimettere tutto in discussione, compresi i concetti alla base delle democrazie moderne”.

L’Italian Institute for the Future porta da tempo avanti numerose iniziative per affrontare le grandi sfide del futuro e favorire la propensione al pensiero di lungo termine: da seminari universitari a convegni e iniziative di divulgazione rivolte ai cittadini, da pubblicazioni a iniziative specificamente rivolte ai giovani. “La collaborazione tra lo European Movement Albania e l’Italian Institute for the Future ha avuto inizio due anni fa, con la progettazione dell’iniziativa Youth Committee for the Future, anch’essa finanziata dall’Europa”, spiega Daniela Porpiglia, project manager dell’IIF. “EMA è un’organizzazione molto attiva su questi temi, per esempio attraverso la realizzazione di una piattaforma web e di un’app chiamata Ti Voton, con l’obiettivo di fornire informazioni rilevanti sui processi di voto, diritti e doveri e altre notizie e dati interessanti ai giovani cittadini albanesi. Aspetto non secondario nella scelta di EMA come partner di questo progetto è stata la volontà di realizzare un progetto transnazionale che potesse intensificare la cooperazione con un paese, quale l’Albania, con cui l’Italia ha storici rapporti, in vista dell’adesione del paese all’Unione Europea, con il preciso intento di condividere buone pratiche nell’ambito dell’inclusione giovanile nei processi democratici dei due paesi, anche per superare brutte pagine del nostro passato”.

Dall’11 al 14 giugno una prima tranche di 50 giovani sarà impegnata full-time a Napoli, ospiti del Centro Europe Direct del Comune di Napoli e (nella sessione mattutina di giovedì 13) nella sede di Scampia dell’VIII Municipalità. Le sessioni plenarie, con le audizioni di esperti selezionati e una tavola rotonda finale con la partecipazione di esponenti politici e istituzionali, sono invece ospitate dall’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici.

Ampio il parterre degli esperti con cui i partecipanti si confronteranno nel pomeriggio di martedì 11 e mercoledì 12 giugno: Antonio Camorrino e Rosanna De Rosa, sociologi dell’Università di Napoli Federico II; Mara Di Berardo, responsabile del nodo italiano del Millennium Project; Gabriele Giacomini, ex assessore all’innovazione a Udine; Vincenzo Luise, ricercatore all’Università di Milano; Francesco Marrazzo di AGCOM; Emmanuele Somma, candidato alle scorse europee nel Partito Pirata. Mentre a discutere delle proposte pratiche presentate dai ragazzi saranno chiamati, nel pomeriggio di venerdì 14 giugno, l’ex ministro e presidente della Fondazione UniVerde Alfonso Pecoraro Scanio, il presidente del Consiglio comunale di Napoli Alessandro Fucito, l’assessore ai Giovani Alessandra Clemente e il direttore scientifico della Apple Developer Academy della Federico II prof. Giorgio Ventre.

Infine, un incontro pubblico sui temi del progetto è in programma per la sera di martedì 11 giugno alla Libreria Iocisto al Vomero: dalle 20.30 dibattito con Gabriele Giacomini, che presenterà il suo libro Potere digitale: come Internet sta trasformando la sfera pubblica e la democrazia, e con Vincenzo Luise, che presenterà invece il libro Le forme dell’innovazione nell’Ideologia californiana, per discutere di democrazia e società civile ai tempi di Facebook.

Il secondo seminario si terrà nel mese di novembre ed è ancora possibile candidarsi per partecipare alla delegazione italiana.

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