• 22 Dicembre 2015

Strategie di soft power nell’era del multipolarismo

Strategie di soft power nell’era del multipolarismo

Strategie di soft power nell’era del multipolarismo 620 372 Chiara Manzillo

Il concetto di soft power è stato elaborato da Joseph Nye per inquadrare tutte le strategie perseguite da una potenza al fine di diffondere la propria influenza culturale e politica senza l’utilizzo di metodi coercitivi (definiti hard power).

Per quanto riguarda il continente Europa, questo è stato – soprattutto dopo la Seconda Guerra Mondiale – co-influenzato dalle due super-potenze della Guerra Fredda: Stati Uniti e Unione Sovietica. Due modelli di soft power tra loro contrapposti ma sostanzialmente simili nelle linee guida (un nemico assoluto, l’integrazione culturale, e così via), ma tra i quali quello statunitense si è dimostrato più “efficace”.

Oggi la grande contrapposizione è con il modello di soft power russo, che soprattutto in questi ultimi mesi sta vivendo una “nuova primavera” grazie alla notorietà internazionale di Vladimir Putin, ma che al contempo continua a presentare i limiti storici del soft power russo – in primis quelli geografici.

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