• 7 Aprile 2015

Un seminario sulla Science Diplomacy per approfondire la diplomazia nucleare e del cambiamento climatico

Un seminario sulla Science Diplomacy per approfondire la diplomazia nucleare e del cambiamento climatico

Un seminario sulla Science Diplomacy per approfondire la diplomazia nucleare e del cambiamento climatico 1024 548 IIF

Proprio mentre la comunità internazionale saluta con soddisfazione l’esito dei complessi negoziati sul dossier nucleare dell’Iran e si prepara a un nuovo round diplomatico sul cambiamento climatico previsto per dicembre a Parigi, l’Italian Institute for the Future (IIF) dedica un seminario alla “science diplomacy”, organizzando a Napoli due incontri rispettivamente su “La diplomazia nucleare” e su “La politica del cambiamento climatico”.

locandina-ScienceDiplomacy«La science diplomacy sta assumendo una crescente importanza nel contesto internazionale e in questo campo, per una volta, l’Italia può vantare un ruolo di primo piano», afferma il presidente dell’IIF, Roberto Paura. «Il Ministero degli Esteri italiano si sta dotando da anni di un’estesa rete di esperti scientifici all’interno del proprio network diplomatico (e da pochissimo anche di una rete di esperti di politiche spaziali distaccati nelle ambasciate dei paesi partner), costruendo una science diplomacy di fatto, anche in assenza di un’effettiva riflessione teorica». Proprio per questo l’IIF ha deciso di organizzare un seminario in collaborazione con l’IRISS-CNR, il nuovo Istituto di Ricerca su Innovazione e Servizi per lo Sviluppo del Consiglio Nazionale delle Ricerche, nell’ambito del Corso di preparazione alla carriera diplomatica e alle carriere internazionali CODIS e in partnership con l’associazione Koinaid.

Il primo incontro, sulla diplomazia nucleare, si terrà giovedì 16 aprile alle ore 15.00 presso la Sala Convegni dell’IRISS-CNR a Napoli in via Gugliemo Sanfelice 8. Tra i temi trattati, gli aspetti scientifici, tecnologici, giuridici e diplomatici del nucleare militare, il processo di disarmo internazionale, con l’analisi di case studies quali l’area dell’ex Unione sovietica e del Sudafrica, e gli attuali negoziati di disarmo e contenimento con Russia, Iran e Corea del Nord. «È fondamentale, soprattutto per le tendenze future che sono già oggi immaginabili, avviare una formazione teorica e professionale sul tema della science diplomacy rivolta agli studenti, ai ricercatori, ai professionisti e agli operatori della politica internazionale, per acquisire una concreta consapevolezza della sua importanza e del ruolo che essa può giocare nell’incrementare il soft power dell’Italia nel contesto internazionale», spiega Roberto Paura.

A maggio si terrà il secondo seminario dedicato alla “Politica del cambiamento climatico”. Per info: segreteria@futureinstitute.it