Il modo migliore per prevedere il futuro è inventarlo: abbiamo preso alla lettera questo aforisma attribuito al tecnologo Alan Kay raccogliendo in Segnali dal futuro cinque racconti di anticipazione firmati da quattro dei principali scrittori italiani di fantascienza e dal sino-americano Ken Liu, per offrire al lettore una serie di segnali dal futuro per orientarsi nel mondo che verrà. Dall’intelligenza artificiale all’espansione umana nello Spazio, dalla disoccupazione tecnologica alla vita all’interno di mondi virtuali fino al sogno di replicare la coscienza umana: i cinque scenari di quest’antologia, introdotti da articoli firmati da cinque esperti del settore, costituiscono un’originale, imperdibile guida ai futuri possibili.
Occuparsi di fantascienza per una realtà come l’Italian Institute for the Future, primo think-tank italiano impegnato nello sviluppo di scenari futuri, è del tutto naturale. Una delle istituzioni a cui maggiormente ci ispiriamo – fin dal nome – ossia l’Institute for the Future, fondato nel lontano 1968 a Palo Alto, nella Silicon Valley, da sempre utilizza la fantascienza per la propria attività di ricerca e consulenza. Un esempio tra i più recenti è il volume An Aura of Familiarity: Visions from the Coming Age of Networked Matter, pubblicato nel 2013, che ospita sei racconti di altrettanti influenti scrittori di fantascienza sul tema dell’Internet of Things. L’Institute for the Future, all’interno del suo Technology Horizon Program, ha fornito a questi scrittori la cornice scientifica del tema, dando loro carta bianca nell’immaginare le potenziali conseguenze sociali di un futuro molto prossimo in cui a essere connessi a Internet non saranno solo PC, tablet e smartphone, ma anche automobili, frigoriferi, specchi del bagno e semafori in strada. “È un processo per rendere il futuro tangibile”, spiegano gli esperti dell’Institute for the Future.
Nel nostro piccolo, fin dal primo numero della nostra rivista Futuri abbiamo scelto di ospitare in ciascun numero un racconto di anticipazione per sottolineare l’importanza che la fantascienza riveste nel nostro lavoro di ricerca e divulgazione sugli scenari futuri. L’edizione 2014 del nostro Congresso Nazionale di Futurologia è stata introdotta da una sessione intitolata “Dove stiamo volando?”, in cui abbiamo invitato quattro scrittori italiani di fantascienza a ragionare insieme sui temi dell’anticipazione del futuro. Due di essi, Giovanni De Matteo e Francesco Verso, sono ospitati nell’antologia Segnali dal futuro. Abbiamo scelto di affiancare, ai cinque racconti di fantascienza qui pubblicati, altrettanti saggi legati agli scenari presentati in ciascun racconto, per approfondire ulteriormente le tematiche che costituiscono l’essenza di quest’antologia. Con Segnali dal futuro speriamo pertanto di offrire al lettore un assaggio non del mondo che verrà, ma di una serie di possibili futuri nei quali potremmo un giorno trovarci a vivere. Alcuni di essi sono ottimistici, altri pessimistici. Realizzare i primi ed evitare i secondi è il compito che ci attende una volta completata la lettura.
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