Molti studiosi di geopolitica pensavano che con la fine dell’Unione Sovietica il “pericolo” di una grande entità geopolitica eurasiatica fosse stato sventato una volta per tutte. La storia ha dato loro torto, e anzi si afferma con sempre maggiore forza la tendenza a una contrapposizione tra il modello “atlantista” (NATO) e quello “eurasiatista” (Russia e, in parte, Cina).
Quest’articolo ci conduce quindi nei meandri del pensiero eurasiatista così come riformulato dal suo nuovo “vate” Alexandr Dugin e ne analizza l’influsso sull’attuale politica estera condotta dal presidente Putin.
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