OrbiTecture

Contesto

La Stazione Spaziale Internazionale (ISS), attualmente orbitante intorno alla Terra, sarà presto sostituita, e dal 2015, all’interno del Center for Near Space, un gruppo interdisciplinare di ricercatori, specialisti, studenti e professionisti provenienti da diversi ambiti disciplinari si riunisce per pensare a una nuova stazione spaziale. Parallelamente, con lo sviluppo dei primi concept per la futura stazione umana sulla Luna, i lavori del gruppo si sono allargati fino a considerare lo scenario di una futura Città Cislunare e i relativi princìpi architettonici e urbanistici da adottare.

Il Center for Near Space ritiene che entro il 2069 (a 100 anni dal primo passo dell’Uomo sulla Luna) le missioni scientifiche su Marte saranno di routine e, per quella data, lo spazio geo-lunare ospiterà una comunità di centinaia (forse migliaia) di persone. Lo sviluppo della “ città spaziale ” prevederà l’esistenza di basi planetarie localizzate su Luna o Marte, ma anche di basi orbitali, su cui è focalizzata proprio l’idea di partenza e le attività del Center for Near Space.

Il progetto OrbiTecture del Center for Near Space sta affrontando il problema della permanenza nello spazio sotto un altro punto di vista. Non si tratta di passare semplicemente dai 6 ospiti attuali della ISS a un numero più ampio, né di rispondere a nuove e diverse esigenze prestazionali, ma di passare dall’attuale giustapposizione di elementi autonomi ma priva di sintesi a un insieme capace di espressione unitaria. Il Center for Near Space ha così coniato il termine OrbiTecture®, contrazione di Orbital Architecture, per sottolineare appunto il nuovo approccio progettuale per disegnare gli habitat spaziali del futuro, e conseguentemente con lo stesso termine ha battezzato il team.

Il progetto OrbiTecture mira allo sviluppo di un concept basato su principi ingegneristici e architettonici rivoluzionari per una stazione spaziale di nuova generazione, uno “SpaceHub“, ossia un nodo d’interscambio nei viaggi Terra-Luna e Terra-Marte che si attendono nei prossimi decenni. Superando la concezione tradizionale di assemblaggio di strutture spaziali in orbita (come la Stazione Spaziale Internazionale), OrbiTecture intende promuovere un dibattito sulla possibilità di individuare metodologie innovative e tecnica fattibili per costruire habitat umani nel Quarto Ambiente, lo Spazio, confortevoli non solo per gli astronauti ma anche per i futuri turisti spaziali.

SpaceHub

Il progetto di stazione spaziale denominato SpaceHub riguarda un nodo infrastrutturale di futura generazione in grado di accogliere fino a un centinaio di persone e di garantire funzioni di:

  • molo di attracco;
  • hangar di manutenzione e integrazione;
  • laboratorio scientifico;
  • alloggi dell’equipaggio e resort.

Per quanto riguarda il posizionamento nello spazio, SpaceHub può essere collocato sia in un’orbita LEO Low Earth Orbit , orbita attorno al globo terrestre di quota compresa tra l’atmosfera e le fasce di van Allen, ovvero tra i 160 e 2000 km) sia in orbita lunare oppure in uno dei punti lagrangiani del sistema cislunare. Si tratta di uno spazioporto che, oltre ad offrire la possibilità di una funzione di molo spaziale, avrà delle aree adibite alla permanenza umana in orbita per rispondere alla domanda di turismo spaziale e di ricerca in assenza di gravità.

Trattandosi di un “pezzo” di una città logicamente simile a quelle a cui siamo abituati sulla Terra, SpaceHub dovrà rispondere a esigenze sociali e di comfort molto più spinte di quanto sia stato finora realizzato a bordo della Stazione Spaziale Internazionale, con l’obiettivo di offrire una qualità di vita paragonabile a quella degli habitat a cui siamo abituati.

Il concept si fonda pertanto su 3 assunti:

  1. Contenere i costi di trasferimento in orbita, costruendo strutture snelle direttamente in assenza di gravità (con sistemi robotizzati di additive manufacturing ), anche per non dover sopportare i carichi al lancio che impongono pesi maggiori.
  2. Limitare la dipendenza dalla madre Terra, massimizzando principi di sostenibilità e realizzando colture agrarie.
  3. Supportare le future missioni su Marte e Luna, realizzando ambienti di training.

OrbiTech

OrbiTech è l’evoluzione dello SpaceHub per una popolazione complessiva di 10.000 persone. Si basa su un approccio modulare che replica su scala più ampia il concept dello SpaceHub, conservando i principi di abitabilità e le funzioni di hub Terra-Luna-Marte. Il concept è stato presentato alla Architectural Design Competition di UNI.xyz “Or1gyn”.

LunaFab

La proposta del Center for Near Space per il futuro insediamento lunare è un “nucleo stabile” costituito da una semisfera di ghiaccio e regolite (materiali a chilometro zero) di 50 metri di diametro con scomparti tipo domopack e sistemi di controllo pressione / temperatura per evitare la sublimazione del ghiaccio. Un habitat lunare che consente la vita delle persone all’interno di una cupola sospesa su piedi telescopici, favorendo libertà di movimento sul suolo lunare a supporto dell’estrazione di materiale e della ricerca sul campo. L’emisfero conterrà aria e piante (verde agricolo) e contemporaneamente proteggerà dalle radiazioni, catturerà energia, garantirà la trasparenza. Data la perenne condizione notturna, l’illuminazione artificiale sarà assicurata da illuminazione a basso consumo unita alla stessa capacità del ghiaccio di rifrangere la luce.

Questa visione del CNS afferma e fa suoi i principi dell’approccio archeologico sulla Luna. L’idea di fondo è che la futura espansione, fisica e di confini, per un’umanità consapevole, dovrà andare oltre la ripetizione di rigide logiche funzionali, spingendo la collettività verso logiche organiche che consentano intrecci e commistioni, per portare su altri pianeti un bagaglio culturale alleggerito da imposizioni e impostazioni del tutto terrestri.

Prodotti del progetto

Orbitecture - Progetto di habitat spaziale

Il rapporto tecnico, accompagnato da una relazione illustrativa, del progetto OrbiTecture del Center for Near Space, relativo al concept dello SpaceHub, un habitat spaziale di nuova concezione in grado di ospitare fino a cento persone in orbita terrestre o nello spazio cis-lunare.

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Le Carré Bleu - OrbiTecture

Numero della storica rivista di architettura e urbanistica “Le Carré Bleu” dedicato ai princìpi e agli sviluppi del progetto OrbiTecture. In italiano, inglese e francese.

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Lunar Factory

Lunar Factory, il numero curato dal CNS di Le Carré Bleu – La collection, è il risultato di un lungo lavoro di ricerca e progettazione degli esperti del programma OrbiTecture per immaginare i futuri habitat sulla Luna. In italiano, inglese e francese.

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Video

Coordinamento: Massimo Pica Ciamarra, Gennaro Russo, Guido De Martino

Team di progetto: Stefania De Pascale, Veronica Moronese, Piero Messidoro, Claudio Voto, Salvatore Albachiara, Deborah Buonafine, Anselmo Cecere, Matteo D’Iorio, Giuseppe De Chiara, Pietro Di Sarno, Michele Nigro, Silvia Molinini, Emanuele Palomba, Fabio Paudice, Lorenzo Pavone, Davide Pederbelli, Marco Penta, Pasquale Scognamiglio, Marco Sorito, Raffaele Sparago.

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