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In Europa esiste una regione che è stata a lungo considerata come “l’Altro”, un luogo spesso dipinto come tribale e caratterizzato da conflitti perenni: i Balcani. Eppure, nei secoli, questa regione ha giocato un ruolo fondamentale per le sorti del vecchio continente. Dalla fine dell’esperienza jugoslava nei primi anni Novanta, i Balcani hanno rappresentato un importantissimo banco di prova per la politica estera dell’Unione Europea, posta di fronte alla necessità storica di integrare la regione nel proprio sistema. In questo paper si cercherà di tracciare un bilancio del rapporto tra Unione Europea e Balcani dagli anni Novanta, per analizzare le conseguenze delle due grandi crisi dell’ultimo decennio: quella economica del 2008 e quella pandemica provocata dal Coronavirus. Infine, si proverà a ipotizzare alcuni possibili scenari futuri per l’area, specificamente in relazione al rapporto con l’Unione e con altri attori globali.