FUTURI 19 – Corpi performativi: il progetto verso il futuro, fra arti multimediali e aurore digitali

12.00

Immaginare il futuro delle espressioni artistiche. James Graham Ballard ci ha provato, nel suo stile apocalittico e disincantato, almeno in La mostra delle atrocità e in qualche racconto. Nel circa mezzo secolo trascorso dal romanzo di Ballard (1969) alla serie tv Black Mirror di Charlie Brooker (2011-2019) l’attenzione sulle sperimentazioni estetiche si è spostata progressivamente dall’audiovisivo nelle sue varie forme al digitale, all’elettronico. Cosa ci riserva il futuro; ancora altro? Con questo numero di FUTURI abbiamo lanciato una sorta di sfida a immaginare cosa produrrà l’applicazione della nostra immaginazione alla sfera dell’espressione estetica: cosa e come sarà l’arte del futuro, in che modo il fenomeno delle Intelligenze Artificiali generative, gli NFT, e quindi la completa rivoluzione – almeno nelle previsioni di alcuni – della produzione di opere d’arte, potrà addirittura modificare lo statuto di verità degli oggetti su cui ci affacciamo quando siamo davanti a uno schermo acceso. Il numero esplora anche il modo in cui cambierà la relazione corpo-ambienti, in futuro di incessante co-produzione con i device e le interfacce che sempre più sono parte integrante di una ecologia che li rende organi dell’umano e che procede verso nuove modalità della condizione umana, sempre meno separabile dalle tecnologie che ha realizzato.

224 pp. brossura
Disponibile anche in digitale

Sommario

Editoriale

Bollettino IIF

Corpi performativi. Il progetto verso il futuro, fra arti multimediali e aurore digitali

Da codici ad artefatti: il design nel rinascimento digitale
Roberta Angari, Gabriele Pontillo

Quando la politica diventa futuristica. Da Di Pietro a Mélenchon: una strada ancora poco battuta ma destinata a diventare assai trafficata
Daniele Battista

L’ospite desiderato. Parassitismo e spinta alla fusione non antropocentrica
Jacopo Bonat, Matteo Zambon

Design inferno. Distopia e alterità di spazi sociali, artefatti e pratiche future
Ivo Caruso, Elisabetta Di Minico

Per un Nuovo Abitare. Una riflessione “sensibile” del dato e una prospettiva estetica sul corpo-dispositivo
Giorgio Cipolletta

L’architettura del sensibile: Tecnoestetica e performatività in Crimes of the Future (1970-2022)
Carlo Comanducci

Teatro in movimento. Appunti per una digitalizzazione della messa in scena
Maria Benedetta Curi

Per una sociologia della danza: Chthulucene di Jiabao Li
Linda De Feo

Futuri portali
Federica De Stasio

Nonsensi Digitali. Approcci critici per una incorporazione sensoriale integrata bio-digitale
Francesco Dell’Aglio, Carla Langella

Corpi, Macchine e Zombies. La rappresentazione di Körper e Leib nei futuri di Horizon e The Last of Us
Marco Favaro

Un ossimoro: globalizzazione identitaria della moda africana
Elia Fiorenza

Il futuro del futuro. Ricerca artistica e ricerca scientifica: coniugare il mondo oltre la logica duale
Giuseppe Gaeta

La ragione attraverso lo specchio. Istruzioni per un viaggio di andata nell’inconscio creativo dell’altro e di ritorno
Marcello Mastrocola

Metamorfosi narrative in una rotazione di novanta gradi
Igor Scognamiglio

«È tempo di tornare alla sorgente». Il nuovo realismo tecnomagico
Vincenzo Valentino Susca

Feed the machine: la nascita del Collettivo Evamo
Chiara Tortora, Federica Fetz

Scene dalla nuova economia della creatività
Enrico Viceconte

AutorƏ