Asimmetria e spazio cibernetico rappresentano le due caratteristiche attraverso cui si sviluppano le nuove forme di guerra su scala globale. Nuove tipologie di guerra implicano nuove tecniche ed armi belliche che, tuttavia, non sono da considerarsi in contrasto con quelle “classiche” ma che convergono con queste ultime creando uno scenario complesso e di difficile lettura. Da qui prende le mosse il nuovo paper del Center for the Future of Europe dell’IIF, firmato da Roberto Colella, esperto di cyberwarfare e terrorismo: Cyberwar e armi combinate. La teoria della convergenza.
Già nel rapporto annuale sui megatrend di lungo periodo emersi nel corso dell’anno passato, l’IIF ha indicato ai primi posti la nuova guerra mondiale cibernetica. Capirne i meccanismi, le logiche e le strategie diventa pertanto fondamentale per chi vuole cercare di interpretare la geopolitica del XXI secolo, e il futuro posizionamento dell’Europa in un contesto caratterizzato da un rinnovato confronto bipolare tra Stati Uniti e Russia, a cui si aggiungono soprattutto le minacce del cyber-terrorismo di matrice jihadista, ma non solo. Roberto Colella affronta nel paper tutte queste tematiche in una cornice interpretativa che vede i conflitti cibernetici come un’evoluzione delle guerre asimmetriche a cui la fine della Guerra fredda ci ha ormai abituati, ma che ora rischiano di trasformarsi in una minaccia alla sicurezza di tutto l’Occidente grazie al facile accesso agli strumenti informatici.
Il paper di Roberto Colella è una guida imprescindibile che l’IIF mette a disposizione di tutti gli interessati per comprendere il futuro della guerra in un mondo multipolare.
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