Si è tenuta sabato 19 gennaio la prima riunione del Consiglio direttivo dell’AFI – Associazione dei Futuristi Italiani, costituitasi, il 15 dicembre 2018, nella cornice del Dipartimento di Sociologia e ricerca sociale dell’Università di Trento.
Scopo dell’AFI è di avviare un percorso che, da un lato, favorisca il riconoscimento formale della professione di futurista e, dall’altro, accresca e consolidi l’importanza e il ruolo che gli “Studi di futuri” hanno oggi nella costruzione della vision e nell’elaborazione degli scenari.
Futuri sempre declinati al plurale, afferma il Presidente della neonata Associazione, prof. Roberto Poli, titolare della prima Cattedra Unesco sui Sistemi anticipanti, poiché se volgiamo lo sguardo indietro, al passato, scorgiamo una serie di possibili cambiamenti che avrebbero potuto portare a possibili futuri diversi tra loro. La Storia, quella con la “S” maiuscola, da sola non basta per comprendere e decidere le scelte da fare nel presente. “Occorre fare un salto temporale in avanti di 20/30 anni – aggiunge Poli – visualizzare i problemi e cogliere le opportunità, per poi tradurli in scenari di futuri possibili, fra i quali contemperare e valutare le diverse opzioni”.
Il Consiglio Direttivo di AFI, oltre che dal Presidente Roberto Poli, è formato da sei componenti: Fabio Millevoi (Vice Presidente), Carla Broccardo (Segretario), Roberto Paura (Tesoriere) e i consiglieri Mara Di Berardo, Isabella Pierantoni e Lorenzo Trigiani.
Fra i compiti istituzionali dell’AFI c’è quello di dare vita al Registro dei Futuristi. A tal fine sono in via di composizione i gruppi di lavoro che si occuperanno della stesura delle regole di ammissione, della redazione del codice deontologico e del regolamento per la formazione.
Da ultimo, AFI sta lavorando, unitamente al CNEL – Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro, all’organizzazione del Terzo incontro nazionale dei futuristi italiani, in programma a Roma il 23 e 24 maggio 2019.
“È il compimento di un percorso iniziato due anni fa quando, su iniziativa dell’Italian Institute for the Future, e grazie alla disponibilità di Roberto Poli (membro del nostro comitato scientifico) e del nodo italiano del Millennium Project, fu organizzato proprio a Trento il primo meeting dei futuristi italiani, con l’obiettivo di creare una rete di tutte le persone che si occupano in Italia, a vario titolo, di studi sul futuro”, spiega Roberto Paura, presidente dell’IIF, socio fondatore dell’AFI. “Dopo quell’incontro, si è tenuto il convegno al CNR di Bologna nell’aprile 2018, da cui è partito il processo di costituzione dell’associazione, grazie al ruolo propulsore di un gruppo di alumni del Master in Previsione sociale dell’Università di Trento”.
Al Terzo incontro dei futuristi italiani a Roma l’AFI si presenterà al pubblico e saranno rese note le modalità di iscrizione e partecipazione attiva alla vita associativa del nuovo soggetto.
Per informazioni: roberto.poli@unitn.it
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