Il direttore del Center for Near Space (CNS) e vicepresidente dell’Italian Institute for the Future Gennaro Russo presenterà il 15 e 16 marzo a Torino i progetti di ricerca del CNS OrbiTecture e Hyplane, nell’ambito del Workshop sulla Commercializzazione e l’Utilizzo di Tecnologie di Esplorazione Spaziale organizzato presso l’ALTEC dal consorzio NEREUS, la rete delle regioni europee che impiegano tecnologie spaziali. Il workshop ha l’obiettivo di identificare idee di business di successo e concept innovativi che dimostrino i benefici dell’utilizzo e della commercializzazione delle ricadute dell’esplorazione spaziale, promuovendo partnership tra aziende, università e industria nonché tra le diverse nazioni europee della rete per creare un ambiente sano e competitivo per l’industria Space 4.0.
Hyplane è il concept di un sistema di trasporto ipersonico sviluppato da Trans-Tech e dal Dipartimento di Ingegneria Industriale dell’Università Federico II, nell’ambito del progetto NearSpaceExplo del CNS. Il velivolo è concepito per rispondere alle esigenze del turismo spaziale e per trasporto commerciale a velocità ipersoniche. Può ospitare sei a passeggeri ed è in grado di raggiungere una velocità di picco di Mach 4,5. Secondo il business plan sviluppato, il costo per velivolo oscillerà intorno agli 80 milioni di euro per una vendita di oltre 110 velivoli nel ciclo di vita di vent’anni. L’obiettivo è abbattere in tal modo i costi di accesso privato allo spazio a circa 50.000 € a persona (contro gli oltre 250.000 $/pers offerti oggi da Virgin Galactic) e favorire la commercializzazione dell’orbita terrestre e la sua apertura a un numero crescente di persone, in linea con le finalità del CNS.
OrbiTecture – contrazione di Orbital Architecture – è un neologismo coniato dal CNS per sottolineare che la progettazione degli habitat spaziali dei prossimi decenni dovrà essere estremamente multidisciplinare e rispondere a requisiti di vivibilità ben superiori a quelli offerti dalla ISS. In tal senso, il CNS ha elaborato un concept di uno SpaceHub orbitale come nodo di interscambio nell’ambito della possibile città cislunare prevedibile entro i cento anni dal primo passo dell’Uomo fuori dalla Terra (come il Deep Space Gateway proposto da NASA e Roscosmos). Studiato in collaborazione con lo Studio Pica Ciamarra Associati, lo SpaceHub ha un concept planetomorfico in grado di simulare nei suoi due anelli la gravità lunare e quella marziana per il training degli astronauti nelle missioni nello spazio profondo, e può ospitare fino a cento persone, prevedendo anche spazi per finalità turistiche e di intrattenimento. Il concept completo è prelevabile gratuitamente sul sito dell’Italian Institute for the Future.
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