Da oggi è online il nuovo sito di FUTURI, la rivista dell’Italian Institute for the Future. Dopo sette numeri cartacei e in ebook, la rivista sbarca anche sul web con un portale dedicato: www.futurimagazine.it
Vi troverete tutti i contenuti apparsi nei primi sette numeri di FUTURI e tanti altri contributi inediti. Per l’accesso a tutti i contenuti è necessario abbonarsi, a un costo di 25 euro l’anno, pari a quello del tesseramento ordinario all’IIF. Abbonandosi alla rivista, infatti, si diventa automaticamente soci dell’Istituto.
FUTURI non è, né sarà, un magazine d’informazione sulle ultime novità nell’ambito dell’innovazione, della scienza, dell’economia o della politica. Non tratterà degli ultimi prodotti tecnologici né di start-up. Non presenterà, soprattutto, una visione acritica del futuro. FUTURI è infatti una rivista di studi critici sui futuri, ossia di analisi. Da un lato per comprendere i megatrend, le tendenze di lungo periodo, i “segnali deboli” nel grande marasma del villaggio globale, e riuscire così a “guardare più lontano”, come recita il sottotitolo. Dall’altro per mettere in discussione il “futuro” come paradigma egemonico e offrire, al suo posto, una serie di scenari alternativi, di nuove visioni di futuri più possibili.
Già con il manifesto che inaugurava l’esperienza dell’Italian Institute for the Future partivamo da una domanda: che fine ha fatto il futuro? E non perché non ne sentissimo più parlare, anzi al contrario: perché tutto questo gran parlare di futuro lo ha reso oggi un significante vuoto. Dobbiamo quindi tornare a riempirlo di senso, riconquistando la capacità di aspirare a un domani diverso, più inclusivo, più sostenibile, più ambizioso, dove possano convivere progetti di insediamenti su Marte e nuovi movimenti democratici dal basso, ricerca medica di frontiera e accesso per tutti a Internet come all’acqua potabile, linee ad alta velocità e treni più confortevoli per i pendolari. Sono queste le storie che vogliamo raccontare su FUTURI.
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