Per futures studies, o “studio dei futuri”, s’intende una meta-disciplina il cui obiettivo è quello di anticipare i grandi cambiamenti sociali, tecnologici, culturali della civiltà, i cosiddetti megatrend, e prevederne gli sviluppi attraverso l’elaborazione di scenari.
L’assunto di base dei futures studies è che non esista un futuro predeterminato, ma che il futuro sia invece aperto alle scelte individuali e collettive. I “futuri” al plurale possono essere distinti in:
Futuri plausibili: sono tipicamente estrapolazioni del presente, frutto di tendenze già da tempo in atto e prevedibili attraverso strumenti predittivi anche di tipo quantitativo (forecast).
Futuri possibili: un più ampio insieme di futuri che include anche le nostre aspirazioni e aspettative, le visioni utopiche, le discontinuità radicali (wild card), e che non possono in nessun caso essere previsti, mentre possono essere oggetto di analisi di scenario (foresight).
Futuri preferibili: l’insieme dei futuri possibili che intendiamo realizzare, e per il perseguimento dei quali adottiamo strategie anticipanti (anticipazione).
Il futuro. Una breve introduzione
Un ottimo testo introduttivo allo studio dei futuri è “Il futuro. Una breve introduzione” di Jennifer Gidley, già presidente della World Futures Studies Federation, edito in originale dalla Oxford University Press e pubblicato in italiano da IIF.
L’oggetto di studio dei futures studies, ossia l’insieme dei futuri possibili, può essere a sua volta scorporato in tre componenti-chiave:
Megatrend: grandi tendenze di tipo globale o perlomeno regionale, di lungo termine, di andamento tipicamente esponenziale, caratterizzate dalla combinazione di più variabili (solitamente categorizzate all’interno di una matrice STEEP, acronimo di society, technology, environment, economy e politics).
Fenomeni emergenti: tendenze non ancora affermatesi, definite anche segnali deboli per la loro difficoltà di individuazione, ma che possono produrre trasformazioni rilevanti sul lungo termine, alterando l’andamento di un megatrend o trasformandosi a propria volta in megatrend.
Wild card: fenomeni di discontinuità radicale, come eventi catastrofici, innovazioni disruptive, mutamenti culturali repentini e inattesi, tutti caratterizzati dalla difficoltà di previsione e anticipazione.
Il nostro Istituto monitora costantemente l’evoluzione di 20 megatrend globali. L’ultima sintesi del nostro lavoro di ricerca è disponibile nella Guida ai megatrend globali edita nel 2020.
Ogni anno pubblichiamo un report su dieci fenomeni emergenti consolidatisi nell’arco degli ultimi dodici mesi. I nostri rapporti Emerging-Long Term Megatrends sono gratuitamente scaricabili.
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Esistono diverse metodologie nell’ambito dello studio dei futuri, che non riguardano tanto la previsione del futuro, quanto la generazione di possibili scenari futuri e l’analisi del contesto presente in cui operiamo, al fine di comprendere se esso sarà in grado di rispondere alle sfide che il futuro potrebbe porre. Questi metodi, diversi dei quali nati inizialmente in ambito di sicurezza internazionale e previsioni di possibili catastrofi, sono oggi utilizzati anche in ambito business e aziendale, per individuare possibili trend futuri e nuovi percorsi di crescita.