Vision

cns_logoDa sempre la ricerca in campo spaziale è stata stimolata non solo dalla consapevolezza che la sua utilizzazione può migliorare la vita sulla terra, grazie all’uso di servizi satellitari per telecomunicazioni, per osservazione della terra, per la navigazione, o grazie a nuove scoperte scientifiche nei campi della fisica, della biologia, della medicina in condizioni di assenza di gravità, ma soprattutto perché nella cultura, forse nel DNA di noi esseri umani, è sempre stato presente un profondo desiderio di esplorazione, di crescita, di innovazione e di evoluzione.

Tuttavia, in oltre 50 anni, dagli albori dell’era spaziale, solo circa 600 tra uomini e donne hanno avuto il privilegio di viaggiare al di fuori dell’atmosfera terrestre e nello spazio.

Anche se le agenzie spaziali internazionali hanno ispirato scienziati, artisti, inventori, imprenditori o solo semplici cittadini, e la cultura spaziale ha un enorme valore per le sue ricadute sociali, le attività spaziali restano rarissime. Sono quindi sempre troppo pochi coloro che hanno l’opportunità di conoscere o addirittura sperimentare direttamente lo spazio e le potenzialità da esso offerte, indipendentemente dalle proprie passioni o dal proprio talento.

Inoltre, quei pochi fortunati astronauti, cosmonauti e taikonauti che hanno volato non sono rappresentativi dell’incredibile diversità dell’umanità. Gli attuali astronauti sono simili tra loro, provenendo quasi tutti dalle scuole aeronautico-spaziali militari: hanno pochissima diversità in termini di età, sesso, etnia, linguaggio, o background professionale.

E di più. Se solo poche persone hanno potuto incontrare un astronauta, ancora meno hanno potuto davvero relazionarsi con un astronauta in modo ordinario. Ciò significa non solo che la maggior parte di noi non è mai stata nello spazio, ma anche che la maggior parte di noi non ha mai nemmeno incontrato qualcun altro che ci potesse raccontare quell’esperienza. Il volo spaziale umano ha un enorme valore nell’ispirare ed educare la nostra società, ma questo valore è tremendamente limitato perché i voli sono rarissimi. È quindi ora di cambiare tutto ciò puntando a rendere l’accesso allo spazio più democratico per il bene della vita sulla Terra.

Space is not only important for the future of transportation, commerce, and science; it’s also important for the future of imagination. We still know so little about space and how our understanding of it can benefit life on our planet. What is clear is that the ability for more people to cross the final frontier of space will be key to human advancement.

 (Virgin Galactic)

Ciò che appare certo è che le cose che più ci ispireranno tra 50 anni saranno idee che nessuno oggi ha nemmeno ancora considerato. Sappiamo che l’esplorazione spaziale ha una potentissima capacità di stimolare la fantasia e motivare le prossime generazioni di leader. Oltre tutti i benefici concreti e immediati del volo spaziale umano e del lancio di satelliti, ciò che ci entusiasma di più è forse proprio la libertà di immaginazione. In futuro, la vita sulla Terra sarà resa migliore dall’esplorazione dello spazio: i bambini ispirati delle imprese degli astronauti cresceranno fino a avviare nuovi business e nuove imprese; gli studenti che realizzano esperimenti su piattaforme suborbitali avranno un enorme vantaggio nello sviluppo della loro carriera, accumulando esperienza che le generazioni precedenti non hanno avuto se non dopo decenni di lavoro. Allo stesso tempo imprese private ed organizzazioni, stimolate ad investire per la prima volta in questo settore, potranno innescare un processo virtuoso favorendo un notevole sviluppo economico.

Our Future Astronauts have formed an engaged, vibrant, and active community, united by a shared passion for the future of commercial space and an overwhelming desire to experience space for themselves as soon as is safely possible.

(Virgin Galactic)

La comunità di futuri astronauti che si sta formando (quelle 1000 persone che hanno già acquistato un biglietto per un volo suborbitale) sa che la partecipazione alle prime fasi dell’astronautica civile è un’opportunità unica; non solo saranno fra i primi esseri umani a volare nello spazio, essi daranno anche vita ad un programma pionieristico destinato a fornire un’eredità duratura, quella che veramente aprirà la frontiera dello Spazio.

Il concetto “Near” caratterizza l’avamposto del cosiddetto Quarto Ambiente, ovvero la regione che va dalla superficie della Terra all’orbita bassa (LEO); non c’è dubbio che, volendo pensare allo sviluppo del settore privato, non si possa che focalizzarsi su quella parte dello Spazio nella quale per oltre 50 anni l’uomo ha maggiormente operato. Ma “Near” va interpretato anche come concetto di vicinanza all’Uomo, e quindi pensare allo Spazio veramente come nuova componente ambientale futura della vita dell’Uomo.

Il CNS perseguirà perciò la diffusione dell’utilizzabilità e fruibilità dello Spazio da parte di un numero sempre maggiore di cittadini, nell’ottica di:

  • favorire un diverso e più positivo orientamento del pubblico verso le attività astronautiche colmando così l’attuale distanza di percezione
  • attuare al più presto possibile lo sviluppo di una componente privata di utilizzatori senza la quale lo Spazio resterà sempre un fatto limitato ai soli addetti ai lavori, e non un cambiamento dell’intera Umanità.