Un protocollo d’intesa tra la Moon Village Association (MVA) e il Center for Near Space (CNS) dell’Italian Institute for the Future (IIF) è stato firmato sabato 23 maggio 2020, con l’obiettivo di perseguire obiettivi condivisi relativi all’esplorazione, allo sviluppo e all’eventuale insediamento umano sulla Luna e nello spazio cis-lunare. Il protocollo è stato firmato da John C. Mankins, vicepresidente di MVA e condirettore dell’Architectural Concepts and Concerns Working Group di MVA, e da Gennaro (Rino) Russo, vicepresidente di IIF e direttore generale del CNS.
Nello specifico, l’intesa definisce un framework di collaborazione e cooperazione tra CNS e MVA, tra cui un elenco di attività che saranno portate avanti in modo congiunto. MVA e CNS collaboreranno negli studi sull’espansione dell’umanità nello spazio, in particolare sulla Luna, incluso 1) l’esame di questioni ingegneristiche e di design relative al futuro insediamento lunare e alle architetture di supporto; 2) la valutazione di temi relativi alla governance, a considerazioni culturali, missioni scientifiche, mercati commerciali e aspetti giuridici dell’esplorazione, allo sviluppo e all’eventuale insediamento lunare; 3) altre considerazioni in questo ambito. L’accordo include la cooperazione tra i diversi gruppi di lavoro di MVA e CNS su specifiche attività e obiettivi, la partecipazione congiunta in studi e valutazioni negli ambiti del framework d’intesa, la partecipazione congiunta a workshop, convegni e attività divulgative.
“Questa nuova cooperazione tra MVA e i suoi membri e il Center for Near Space dell’IIF consentirà considerazioni di tipo interdisciplinare su temi-chiave relativi all’architettura del concept di Moon Village nei prossimi decenni”, è il commento di John Mankin, vicepresidente di MVA.
Per Rino Russo, direttore generale del CNS, “la forte complementarietà di expertise e visione delle due organizzazioni faciliterà la contaminazione reciproca e stimolerà i suoi membri a contribuire a promuovere attività spaziali di breve, medio e lungo termine e in particolare i Lunar Habitat, così come la diffusione di una comune consapevolezza dello spazio come Quarto Ambiente dell’Uomo”.
La Moon Village Association (MVA) è un’organizzazione internazionale non-governativa (ONG) fondata nel 2017, con sede a Vienna. Il suo obiettivo è la creazione di un forum informale mondiale permanente per attori come governi, industria, università e grande pubblico interessati nello sviluppo del Moon Village. MVA unisce gli sforzi dell’industria privata, governi e altri soggetti che hanno per obiettivo l’esplorazione e l’utilizzo della Luna in modo sostenibile. Non è pertanto un vero e proprio “villaggio” sulla Luna, non è una “Stazione Spaziale Internazionale sulla Luna”, e non è una base scientifica. MVA promuove la cooperazione tra programmi esistenti e a venire per l’esplorazione lunare, sia pubblici che privati. Comprende approssimativamente 220 membri individuali e 23 membri istituzionali da oltre 45 paesi, che rappresentano una vasta e diversificata gamma di ambiti disciplinari (tecnici, scientifici, culturali, interdisciplinari). MVA è partner di ONG per la promozione di dibattiti internazionali e la formulazione di piani per promuovere lo sviluppo del Moon Village, e favorisce la nascita di reti internazionali, nazionali e regionali per coinvolgere la società civile di tutto il mondo. La missione di Moon Village Association è unica, mettendo insieme nazioni con e senza programmi spaziali attivi e offrendo loro l’opportunità di giocare un ruolo nella loro realizzazione.
Il Center for Near Space (CNS) è il centro di competenza sullo spazio dell’Italian Institute for the Future (IIF), membro istituzionale della World Futures Studies Federation, organizzazione no-profit fondata nel 2013 con sede a Napoli e dedicata alle attività di ricerca, formazione, consulenza, divulgazione sui futures studies, con l’obiettivo di diffondere la cultura dell’anticipazione, della previsione sociale e lo studio dei megatrend. Il CNS, istituito in seno all’IIF nel 2015, si fonda sulla convinzione che l’era dell’espansione umana nello spazio sia già iniziata e che la sua evoluzione richieda lo sviluppo di componenti private/commerciali. Per perseguire tale missione, il CNS promuove, insieme ad altri partner, studi sull’architettura dei futuri insediamenti permanenti umani nello spazio, con specifico riguardo all’identificazione di nuovi requisiti di abitabilità. Il CNS ritiene che nella seconda metà del secolo (simolicamente a 100 anni dal primo uomo nello spazio) una comunità permanente di un migliaio di persone abiterà in diversi “distretti” dello spazio cis-lunare: una vera e propria Città Cislunare, che costituirà anche uno step intermedio verso Marte, e che includerà una dozzina di distretti tra l’orbita bassa terrestre, i punti di librazione lagrangiani, l’orbita lunare e la superficie della Luna. Il CNS è specificamente orientato all’identificazione di nuovi requisiti di abitabilità per sviluppare un approccio sistemico di design architettonico, che includa non sono finalità di ricerca ma anche di tipo industriale (es. estrazione, produzione, manifattura), intrattenimento e vita sociale. A tal fine, il CNS ha coniato il termine OrbiTecture, contrazione di Orbital Architecture.